Parco Nazionale del GarganoIl Parco Nazionale del Gargano è considerato il polmone verde della regione Puglia, esso ricopre un’area grande 120.000 ettari, una sorta di regione nella regione, che comprende al suo interno numerosi habitat ricreando quasi tutti gli ambienti naturali del Mediterraneo. All’interno del Parco Nazionale del Gargano si trovano anche differenti aree protette fra le quali la Riserva Marina delle Isole Tremiti, unica al mondo per la bellezza dei fondali marini, le grotte naturali e la morfologia delle cinque isole dell’arcipelago. Nell’entroterra del promontorio invece si può visitare la Foresta Umbra, un ambiente naturale molto esteso durante l’epoca preistorica e rappresentativo delle varie zone interne della Puglia.

Il territorio del Parco ricomprende diciotto comuni e diversi centri di grande importanza turistica, come i siti spirituali e religiosi di San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, da secoli meta di pellegrini, ma anche località balneari molto apprezzate come Manfredonia, con il suo golfo, Vieste e Peschici.

Il parco si può visitare seguendo gli oltre quaranta itinerari, da percorrere in bicicletta, a piedi oppure a cavallo. Durante le passeggiate si può ammirare l’impressionante quantità di specie faunistiche e botaniche che contraddistinguono il parco, come gli imponenti faggi, gli agrifogli e i cerri, ma anche il daino, la volpe il tasso e centinaia di specie di uccelli.

La variabilità degli ambienti, in cui si alternano foreste, prati verdi e campi coltivati con oliveti e vigneti, assicurano un paesaggio vario e sempre differente, ma soprattutto un percorso ricco di panorami e viste indimenticabili.

Molte le attività offerte dai centri visita, dai comuni del parco e dagli enti gestori con lo scopo di diffondere la conoscenza di una fra le aree più belle, ricche di storia, cultura ed arte del Mediterraneo, con escursioni ed itinerari di tipo sportivo, eno-gastronomico, naturalistico, religioso e storico-artistico.

Foresta Umbria- Parco Nazionale del GarganoLa Foresta Umbra rappresenta il cuore verde del Parco Nazionale del Gargano ed è una foresta millenaria che nei secoli ha conservato integralmente tutto il suo manto vegetativo. Il suo territorio, che comprende la zona centro-orientale del Gargano, si estende per ben 10426 ettari e sorprende per il suo patrimonio naturalistico. Questa area è caratterizzata da una grande varietà floristica sviluppatasi grazie alla posizione geografica e alla morfologia del territorio che ha permesso uno sviluppo diversificato tanto da renderlo il polmone verde italiano. Essa è divisa in quattro zone e si estende nei comuni di Vico del Gargano, Monte Sant’angelo, Vieste, Carpino e Peschici. La Foresta umbra si può visitare, all’interno del Parco Nazionale del Gargano, percorrendo uno dei 14 sentieri creati dal Corpo Forestale dello Stato, tutti facilmente percorribili a piedi oppure in bicicletta. All’inizio di ogni sentiero troviamo delle tabelle di legno con il nome della località di partenza, quella d’arrivo e la durata di percorrenza. Ogni sentiero inoltre è contrassegnato da bande gialle sopra i tronchi degli alberi per delimitare il tracciato. Passeggiando si possono ammirare piante mediterranee, alpine e ben 2500 specie botaniche diverse. Il vero spettacolo è regalato dalle orchidee spontanee che popolano il territorio,spesso sono state oggetto di studi poiché fanno del territorio un laboratorio botanico a cielo aperto. I botanici più esperti e gli appassionati visitano il parco sopratutto in primavera, quando questi delicati fiori fioriscono, rendendo tutta l’area un tappeto color arcobaleno. La fauna, come la flora del resto, è molto ricca, numerosi sono gli animali presenti, si possono ammirare, tra gli altri: mufloni, gatti selvatici, scoiattoli, gufi, rettili; essi vivono e si riproducono scongiurando i rischi d’estinzione. Il nome “Umbra” deriverebbe, secondo alcuni, dalle antiche popolazioni di umbri che anticamente abitavano la foresta, secondo altri invece il nome deve la sua origine alla parola latina “umbra”, che significa ombrosa, ora come allora il foltissimo manto vegetativo non lascia passare la luce del sole.