Le grotte marine del Gargano
La Puglia, lo sperone del nostro stivale, è nota sopratutto per il suo mare. Il sole, oggi, illumina maestoso spiagge dotate di tutti i confort, locali alla moda, discoteche sulla sabbia aperte fino al tramonto e divertimenti per ogni età. Questo mare , però, ha un passato storico glorioso fatto di popoli antichi, leggende e tradizioni.
La costa pugliese, che si estende dal promontorio del Gargano fino al basso Salento, è costituita da insenature, faraglioni e grotte carsiche. Le grotte sono uno scenario unico che coinvolge i visitatori in una magia senza tempo.
Sulla costa del Gargano si susseguono,una dietro l’altra, grotte dai mille volti curiosi, meta ed attrattiva per grandi e piccini. Sono luoghi unici dalla bellezza mozzafiato:
– Grotta Rossa: si entra in uno stretto corridoio che si allarga su una piccola spiaggia interna, appena illuminata da una fessura sulla roccia per poi tuffarsi in un intenso mare color smeraldo.
– Grotta sfondata: ha la particolarità di avere due ingressi che conducono su una calda spiaggia circondata da un pozzo di mare cristallino.
– Grotta della Tavolozza: roccia, mare, luce danno vita ad uno spettacolo cromatico intenso dalle tinte variopinte che si riflettono sulle pareti.
– Grotta campana grande:è alta quasi 40 metri ed è completamente rivestita di roccia color verde ed alghe dello stesso colore delle pareti.
– Grotta dei pipistrelli: dove un gran numero di pipistrelli ha nidificato al suo interno facendola diventare la loro dimora.
“La perla del Gargano” , Vieste, vanta acque cristalline ed è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Lungo la sabbiosa spiaggia famosa in tutto il mondo, si erge,quasi a guardia della città, un monolite alto 25 metri chiamato –Pizzomunno-. Esso è al centro di numerose leggende mitologiche amorose ed è anche il protagonista di un cortometraggio intitolato “storia di un marinaio”.
Verso sud, dove il territorio ci offre numerose grotte testimoni della presenza dell’uomo nell’età preistorica troviamo la suggestiva grotta della poesia, di Roca ,che, oltre ad essere legata alla leggenda di una principessa dalla bellezza straordinaria presenta i segni di una fonte d’acqua dolce che scorreva in tempi antichi.
Il poeta Virgilio narra nel terzo libro dell’Eneide, il primo approdo di Enea, in fuga da Troia, a Castro Marina, anticamente Castrum Minervae, in questa suggestiva località possiamo ammirare la Grotta Zinzulusa, cosi chiamata per le sue numerose stalattiti e stalagmititi che assomigliano a zinzuli:stracci logori in dialetto salentino, che caratterizzano questa grotta carsica. Al suo interno, superato l’ingresso, si entra in una galleria, percorrendola si raggiungere il Duomo. La parte sommersa della grotta ha un piccolo laghetto che viene chiamato : Cocito delle pareti.
Per godere della bellezza di queste grotte un escursione in barca è doverosa, ricordatevi , inoltre, di portare la macchinetta fotografica, la foto della vacanza più bella vi aspetta.