Gli itinerari sul Gargano da non perdere
Scogliere bianche a picco sul mare, boschi verdi, alti speroni di roccia ed una natura incontaminata, questo è il Gargano, un luogo in cui la natura è padrona di ogni cosa e dove si possono ammirare luoghi affascinanti, ricchi di spiritualità e mistero, con chiese rurali, cripte, castelli, torri, santuari, cattedrali, vie antiche percorse dai pellegrini e luoghi sacri.
Un paesaggio che esplode in mille colori e crea un’atmosfera meravigliosa che abbaglia lo spettatore e lo conquista. Un territorio, quello del Gargano, in cui i sapori, gli odori e i panorami raccontano la storia di un mondo lontano e di tradizioni che ancora oggi si conservano.
Scopriamo come conoscere e visitare questo angolo di Puglia fra folklore, storia, gastronomia e natura. La prima cosa da scoprire è senza dubbio la forza dirompente della sua natura, dal 1991 infatti l’intera area è tutelata come parco naturale con 120 mila ettari ed oltre 12 ecosistemi differenti , che lo rendono il luogo che in Europa conserva più biodiversità. Oltre ai boschi incontaminati, ad accogliere i turisti oltre 150 chilometri di costa, con baie, spiagge dorate, calette, grotte e scogliere a picco sul mare.
Tanti i posti ricchi di magia e di mistero, come la Foresta Umbra, e i borghi mistici di San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, per non parlare delle antiche locande dove assaporare la cucina genuina del Gargano, con l’olio extravergine d’oliva ed il vino, gli insaccati e i formaggi di montagna, la frutta e gli ortaggi della campagna e il pesce fresco che arriva dal mare.
Un viaggio nel Gargano parte da Manfredonia, la città voluta dal re Manfredi di Sicilia. Un mare verde, lunghe spiagge bianche ed un borgo storico a scacchiera che conserva ancora oggi importanti e suggestivi monumenti. Uno fra i più belli è il castello medievale, che si affaccia direttamente sul porto e dal quale si può ammirare il tramonto sul mare, ma anche la cattedrale barocca, maestosa e riccamente decorata.
Da qui si giunge, con una piccola deviazione, a San Giovanni Rotondo, il paese in cui visse e morì Padre Pio da Pietralcina. Qui ogni cosa ricorda la vita del Santo e le sue opere, mentre i fedeli possono vedere la salma del frate che si trova al di sotto della chiesa e del Convento di Santa Maria delle Grazie.
Percorrendo ancora la litoranea dopo venti chilometri si giunge a Monte Sant’Angelo, un’altra tappa deputata alla spiritualità. In questo piccolo paese di montagna infatti, in una grotta, apparve secoli fa l’Arcangelo Michele. In quello stesso luogo è stata creata una suggestiva cattedrale ed un santuario scavati nella roccia, raggiungibili attraverso un percorso immerso nella natura selvaggia di questi luoghi. Oltre al castello normanno, dove godere di una vista mozzafiato dei boschi e della montagna del Gargano, si può anche assaporare la gustosissima cucina locale, in particolare i gustosi salami e le copate, ossia le ostie ripiene di cioccolato, una vera delizia!
Prendendo nuovamente la litoranea si prosegue fra gli ulivi secolari per arrivare a Mattinata, uno fra i pochi centri del Gargano esposti a sud, e per questo caratterizzato da un clima particolarmente mite. Qui il vento caldo accarezza i capelli, mentre il mare azzurro e la macchia mediterranea emanano un profumo che conquista i visitatori. Ogni zona di terra piccola è occupata dalle coltivazioni di mandorlo, il cui frutto diventa protagonista assoluto della cucina locale, dal vin cotto, corposo e forte, ai caramellati, dolci e succosi. Arrivare qui in primavera, quando i mandorli sono in fiore, rappresenta un vero e proprio spettacolo. Prima di abbandonare la città è d’obbligo una visita al Museo Civico, in cui si trovano esposti dei grandi blocchi di pietra in cui sono impresse le impronte di alcuni dinosauri che popolarono millenni fa queste terre.
Il percorso prosegue dunque all’insegna di panorami mozzafiato, lungo la costa che da Mattinata porta fino a Vieste, fra strapiombi sul mare, scogliere bianche, piccole calette, spiagge dorate e la macchia mediterranea. Uno fra i luoghi più belli è senza dubbio la baia delle Zagare, circondata dalle rocce alte e dai faraglioni che emergono dalle acque turchesi, ma anche la cala della Pergola e quella di Pugnochiuso, dove la natura selvaggia e incontaminata è padrona di ogni cosa.
Dopo aver assaporato la cucina tipica, a base di pesce e di prodotti freschissimi, si può fare una passeggiata a Portogreco dove, sulla spiaggia, si trova un’antica torre costruita nel Cinquecento per difendere la costa dall’attacco dei turchi. Arrivati alla penisola di Testa, si può già avvistare il litorale di Vieste dove vi aspetta un vero e proprio paradiso naturale di baie, rocce e spiagge.
Ciò che rende speciale Vieste non è solo il mare, ma anche il suo centro storico caratterizzato da una serie di stradine strette e scalinate che si insinuano fra piccole case bianche e basse. Passeggiando per il borgo antico, ammirando il mare poco più in là, si possono assaporare i dolcetti tipici con fichi e scorza di limone o i mustacciul, dei dolcetti al cioccolato preparati secondo l’antica ricetta. Da non perdee anche un assaggio della pasta fatta a mano, come le orecchiette, i cavatelli, i cicatelli e i troccoli.
Prima di arrivare a Peschici, vi aspetta lungo la strada un’altra sorpresa, la chiesa della Madonna di Loreto, dove ancora oggi i marinai lasciano degli ex voto per ringraziare la Madonna di essere sfuggiti alla furia del mare. Proprio da qui si può già vedere Peschici, un piccolo paesino costruito su una rupe a picco sulle acqua blu. Il borgo antico ha un colore bianco, che brilla alla luce del sole, ed è circondato da una serie di mura, mentre la zona moderna, più grigia, è rivolta verso la montagna. Nell’estremità più alta della rupe si può ammirare il castello, costruito intorno al XIII secolo, mentre poco più in là si può ammirare la cattedrale di Sant’Elia, che custodisce antiche e preziose tele.
Peschici è famosa in tutto il mondo per il suo olio extravergine d’oliva e per la pasta fatta a mano, dagli strascinati ai cavatelli, fino ai troccoli, conditi con il pesce o con sughi di carne. Da qui, dopo un breve tratto di strada, si arriva a Rodi, considerata la capitale degli agrumi, con spiagge dorate e un mare pulitissimo, tanto da essersi guadagnata un numero infinito di Bandiere Blu.